Critiche

"Le sue figure, spiega il curatore Simone Fappanni, paiono fluttuare in uno spazio infinito, avvolgente, seppure ben identificabile: l'interno di un'abitazione, una piazza, un evento particolare.

Singolare, nella ricerca creativa di Betta, è il fatto che i tratti somatici delle figure sono assenti. Ciò non toglie nulla alla resa espressiva.

Da osservare è parimenti la cura che l'artista bresciano riserva all'ambientazione: mille dettagli, tutti da scoprire, rivelano un 'racconto' per immagini ben con-certato.

Sono sufficienti queste esemplificazioni per dimostrare quanto l'estro e la creatività risultino i cardini fondanti di una esperienza pittorica unica, con tratti distintivi caratterizzanti che permettono di individuare immediatamente la mano, esperta e convincente, di questo raffinato ed elegante pittore".

"Lo sguardo sul mondo è un'operazione fondamentale per il nostro personalissimo senso della vita, superare la più superficiale azione del guardare ciò che ci circonda per andare invece verso il vedere filosoficamente le cose è sublimare ciò che potrebbe sembrare semplice e banale; è l'interpretazione consapevole dello sguardo che porta a godere delle situazioni piacevoli dall'eros alla bellezza in senso generale, o a riconoscere ciò che positivo non è, dandogli la corretta connotazione ed il giusto peso.

E' attraverso le innate capacità artistiche che si decodificano i codici espressivi e interpretativi dell'atto di riempire gli occhi, attraverso le iperbole, sineddoche, allegorie dell'arte nelle sue forme, che si può interpretare veramente il percepito? Questa è la domanda a cui Voyeur sa di poter dare una risposta".

"I suoi soggetti preferiti sono le figure femminili, colte in momenti familiari o in gioiosi attimi di atmosfera familiare o colloquiale. Le sue sono figure senza volto che, attraverso la cura della postura, inducono piacevolmente l’osservatore a immergersi completamente nel dipinto, provando sensazioni ed emozioni profonde".

"Tali figure sono frequentemente immerse in scenari sa sogno. Si scorgono, così, Parigi e Venezia, ma anche New York e vedute orientali, anche se non mancano l’amatissima Brescia e altre località altrettanto suggestive. 

Negli scenari lagunari Valerio immerge le sue figure in uno specifico momento del giorno che lascia intuire all’osservatore mediante brillanti passaggi tonali". 

"Spesso i suoi personaggi sembrano guardare direttamente l’osservatore, come nel caso in cui compaiono le maschere, spesso raffigurate in momenti di concertato dinamismo. Amiche, coppie e piccoli gruppi sembrano in cerca per le calli della Serenissima di quell’incanto che Betta rappresenta con trasporto".

"Molto importante, nel suo iter compositivo, è il complesso lavoro di sabbiatura che conferisce all’insieme una plastica consistenza, quasi tridimensionale. Ad esso si associa spesso un senso di mistero e di sospensione che contribuisce alla resa, mai calligrafica, della tela".

"La stessa impressione si ha scorrendo i pezzi in cui la capitale francese è ammantata dalle sue tipiche luci, quelle che rendono il tutto estremamente romantico e godibile.

Così, la Tour Eiffel e gli altri splendidi monumenti della città emergono come quinte teatrali e ambientazioni di un comporre davvero raffinato.

L’ambientazione è, dunque, un elemento essenziale nelle opere dell’artista valsabbino, che anima l’insieme con colloqui a bassa voce fra persone che paiono godere della convivialità in un tripudio caleidoscopico di tinte vibranti.

In questo senso si comprende anche la cura e l’attenzione che volge agli abiti, spesso elegantissimi e sfoggiano i loro abiti. Ecco quindi che le opere si colorano di un moderno romanticismo davvero avvolgente".

"La pittura di Valerio è dunque un inno alla bellezza, non solo fisica, ma anche introspettiva, quella che deriva dal condividere sentimenti importanti".